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Sanità: a che punto siamo?

Sanità: a che punto siamo?

Condividiamo l’incontro online promosso dal network nazionale di Ecologia politica – martedì 15 dicembre 2020 alle ore 18:00 – dal titolo: “Sanità: a che punto siamo? Un sistema al collasso tra tagli e accesso alla salute negato“.

Il 2020 sta per terminare, ma il virus è ancora diffuso capillarmente sul nostro territorio da nord a sud. Come collettivi di ecologia politica durante il primo lockdown abbiamo provato ad analizzare, con una serie di webinar, le cause scientifiche e sociali che hanno contribuito alla diffusione del covid-19. Abbiamo scelto di mettere la salute al centro del nostro discorso, perché al contrario chi governa questo paese ha messo il profitto come criterio prioritario per le proprie scelte politiche, anche quando questo entrava in contrapposizione con la sicurezza sanitaria. Abbiamo pagato a caro prezzo le imposizioni di Confindustria, fino ad oggi sono più di 57.000 i morti e la decisione di convivere con il virus a costo di non bloccare la produzione di beni e servizi superflui ci da la certezza che questa cifra aumenterà ancora di molto nei prossimi mesi.

Sono stati vari i contributi dal mondo scientifico che hanno indicato alcune possibili misure per intervenire immediatamente e mitigare la crisi sanitaria alleggerendo gli ospedali dall’attuale sovraffollamento, purtroppo sono richieste che continuano a essere inascoltate. La reazione popolare per questa situazione è stata variegata, tra il primo e il secondo lockdown un’ondata di tumulti ha attraversato la penisola e nonostante l’eterogeneità della composizione e delle rivendicazioni quello che è emerso in modo chiaro è stato il rifiuto ad accettare nuove restrizioni senza prima avere garanzie da un punto di vista economico. Un reddito garantito universale incondizionato, soprattutto in quelle zone dell’Italia dove l’economia sommersa è l’unica fonte di guadagno per molte e molti, diventa più che mai necessario per la sopravvivenza. La ricollocazione al centro della sanità pubblica e la decisionalità popolare rispetto alle risorse da investire risultano altrettanto indispensabili per poter ripensare totalmente il concetto di salute, che venga realmente garantita capillarmente a chiunque ne abbia bisogno.

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Cercheremo quindi di confrontarci con chi ha vissuto e chi vive tutt’ora queste mobilitazioni in prima persona, per quest’occasione saranno con noi:

Brigata Basaglia e Sportello antiviolenza Macao (Milano)
Assemblea per la salute del territorio (Bologna)
Obiezione Respinta (Pisa)
Coordinamento “non sta andando tutto bene” (Brescia)
Gruppo d’inchiesta “Sulla prima linea” – Infoaut
Laboratorio Politico Iskra (Napoli)
Fem.In (Cosenza)
Ecologia Politica Palermo

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